Una laurea online per gli italiani all’estero
Universim segue con attenzione lo sviluppo della formazione universitaria online anche come opportunità per rinsaldare i rapporti culturali ed economici tra le comunità di italiani all’estero e la madrepatria. Il consolidamento degli esami online per determinate categorie di studenti (tra cui i residenti all’estero) andrebbe in questa direzione.
Ne abbiamo parlato con Walter Corcione, Coordinatore in Brasile del Movimento degli Italiani Residenti all’Estero (M.I.R.E. Mondo, www.miremondo.com)
1) Partiamo dal M.I.R.E. Quando nasce e quali sono gli obiettivi?
R. Nato nel 2019 il M.I.R.E. – questo l’acronimo del Movimento senza scopo di lucro – il Movimento Italiani Residenti Estero è stato fondato da persone che risiedono nella circoscrizione America del Nord e Centrale. Come Presidente è stato eletto Vincenzo Odoguardi, che ha accettato la sfida, raccogliendo la richiesta e il sostegno delle più importanti comunità di cittadini italiani residenti all’estero e sparsi in tutto il Mondo.
Il programma del movimento e di Vincenzo Odoguardi è il riflesso della sua esperienza di uomo delle istituzioni come Console Onorario, impegnato da anni per gli Italiani Residenti all’estero come Presidente di Camere di Commercio e come imprenditore impegnato nello sviluppare e dare concretezza a grandi progetti immobiliari e commerciali.
Il M.I.R.E. conferma la sua futura presenza in tutti gli appuntamenti più importanti che avranno luogo nelle circoscrizioni estere, sostenendo le richieste e le iniziative provenienti da tutti i cittadini italiani.
In queste occasioni sarà possibile conoscere meglio il Movimento, il suo Leader, tutta la sua squadra sparsa nel mondo, presente in più di 30 paesi, e tutte le persone che con il loro impegno e la loro Passione si adopereranno per sostenere i cittadini italiani residenti all’estero.
Lo Slogan del Movimento è infatti:
“..Costruiamo un futuro per gli Italiani all’estero”..
2) Vi è interesse da parte del M.I.R.E. nel rafforzare i legami tra il mondo universitario italiano e gli italiani residenti all’estero? Eventualmente, in che modo intende perseguire questo obiettivo?
R: Totalmente. Per noi non c’è barriera che separi le nostre radici e il nostro sangue dalla nostra madre Italia.
La distanza ci ha danneggiato, ma ora con lo sviluppo della tecnologia possiamo dare impulso alla formazione universitaria e post-universitaria a distanza. Il nostro sogno è portare le Eccellenze d’Italia nei nostri paesi all’estero.
3) La pandemia ha favorito un’evoluzione nella modalità di erogazione delle lezioni e di svolgimento degli esami anche nelle Università italiane. Gli Atenei telematici erano già all’avanguardia per quanto riguarda la fruizione delle lezioni (sempre disponibili in piattaforma) ed hanno predisposto dei software specifici per lo svolgimento degli esami a distanza. È probabile che per alcune categorie di studenti (tra cui i residenti all’estero) questa modalità possa essere confermata al di là dell’emergenza pandemica. Ritiene che la possibilità di frequentare a distanza le Università italiane possa incontrare l’interesse degli italiani residenti all’estero e quindi contribuire a rinsaldare il legame tra queste comunità e la madrepatria?
R: Sì, certo, gli italiani e i loro discendenti amano e rispettano le eccellenze italiane, il famoso “Made in Italy”, e poter conseguire una laurea italiana aggiungerebbe un importante elemento al curriculum di molti lavoratori impegnati in aziende italiane all’estero o che lavorano in qualsiasi parte del mondo.
Certamente molte aziende italiane che si trovano all’estero avvertono in diversi ambiti la mancanza di lavoratori con competenze qualificate e certificate. Tale lacuna può essere colmata dalle Università italiane che offrono i loro corsi online.
4) Quali percorsi di formazione ritiene che possano essere di maggiore interesse per gli italiani residenti all’estero?
R: Formazione per avvocati, ingegneri, architetti, economisti. Corsi nell’ambito del design, delle tecnologie dell’informazione, della moda, ma anche corsi di laurea e di specializzazione per commercialisti, cuochi ecc.
5) Lei sta lavorando ad un progetto di cittadinanza digitale. In cosa consiste? L’attività di formazione universitaria e post-universitaria potrebbe supportare questo progetto?
R: Chiaramente. Ad aprile 2020 sono stato invitato dal commendatore e presidente mondiale di M.I.R.E. Mondo dott. Vincenzo Odoguardi a coordinare il movimento in Brasile. Siamo più di 50.000.000 milioni di persone di origine italiana in Brasile e solo 370.000 tra loro hanno la cittadinanza italiana.
I consolati non hanno la struttura fisica per soddisfare le richieste di milioni di persone, quindi ho sviluppato l’idea di creare una piattaforma digitale per rendere la vita più facile a tutti gli italiani che sono all’estero. Il progetto è totalmente sostenibile e riunisce tutti i settori: l’economia, l’istruzione, il turismo, il business, gli investimenti, la migrazione degli italiani che sono all’estero verso piccole città che oggi muoiono. Si tratta ancora di un progetto che ho dal 2020. Un giorno riuscirò a realizzarlo. La forza dell’Italia non è solo in Italia, la forza dell’Italia è in tutti i paesi del mondo!
6) Un’altra opportunità che gli sviluppi tecnologici stanno offrendo per rinsaldare i legami tra italiani residenti all’estero e madrepatria è offerta dal lavoro da remoto. In questo caso, vi potrebbero essere studenti in Italia interessati a svolgere tirocini online con imprese all’estero. Ritiene che le imprese guidate da imprenditori di origini italiane possano essere interessate ad accogliere questi tirocinanti, anche come strumento per sviluppare i rapporti commerciali con l’Italia?
R: Questo fa parte del progetto Cittadinanza Digitale. L’opportunità di studiare in un’università italiana, con il P.N.R.R., può creare milioni di posti di lavoro in Italia. È una grande opportunità che possiamo cogliere velocemente. Si tratta di posti di lavoro che possono essere creati nella rete pubblica italiana. Molti di questi posti di lavoro potrebbero essere occupati da italiani residenti in altre città del mondo, i cosiddetti Nomadi Digitali. Noi siamo pronti, siamo italiani e state certi che faremo ciò che non è mai stato fatto al mondo.
Insieme nel mondo siamo potenti, creiamo l’internazionalizzazione dell’Italia